G. B. Sammartini | Il Pianto degli Angeli della Pace

Il Pianto degli Angeli della Pace

Giovanni Battista SAMMARTINI (1700/01-1775)
Cantata per musica J-C 119

Edizione critica a cura di Marina Vaccarini Gallarani

LIM Editore, Lucca
Collana Musiche italiane del Settecento, in collaborazione con Società Italiana di Musicologia

Comitato Scientifico:
Alberto Basso, Mariateresa Dellaborra, Teresa Gialdroni, Friedrich Lippmann, Guido Salvetti, Agostino Ziino

Presentazione

Il Pianto degli Angeli della Pace (J-C 119) è la terza cantata del ciclo quaresimale del 1751 composto da Giovanni Battista Sammartini per la Congregazione del Santissimo Entierro di Nostro Signore Gesù Cristo che aveva sede nella chiesa di S. Fedele in Milano. Delle oltre duecento cantate che Sammartini potrebbe aver composto per la Congregazione, di cui fu maestro di cappella dal 1728 al 1773, restano le partiture complete di otto cantate: l’intero ciclo per i cinque venerdì di Quaresima del 1751 e tre cantate superstiti del ciclo del 1759. A cura della Fondazione Arcadia è in corso l’edizione critica integrale delle otto cantate: la quinta del 1759 (L’Addolorata Divina Madre) e la prima del 1751 (Il Pianto di San Pietro) sono gia state pubblicate; con la seconda del 1751, in corso di stampa, questa terza cantata del 1751 e le successive in preparazione si intende portare a termine il progetto.

L’edizione critica delle otto cantate si fonda sulla recensione e sulla collazione di tutte le fonti attualmente disponibili. Nel caso specifico della cantata J-C 119: le due copie complete manoscritte conservate nella Stiftsbibliothek di Einsiedeln, Benediktinerkloster (Musikbibliothek), e nella Bayerische Staatsbibliothek di Monaco (Musiksammlung) compilate dal padre benedettino del convento di Einsiedeln Sigismund Keller, rispettivamente tra il 1873 e il 1875 e nel 1880; l’introduzione strumentale della cantata corrispondente al primo tempo di un’ouverture pervenuta in una fonte manoscritta settecentesca custodita presso l’Archivio privato Borromeo dell’Isola Bella (Lago Maggiore); i libretti a stampa conservati presso la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano e il Nàrodni Muzeum, Hudebni Oddéleni di Praga.

Fondazione Arcadia