Progetto Grandi: “Celesti fiori”
La prima fase del progetto di Fondazione Arcadia dedicato alla riscoperta del repertorio di Alessandro Grandi (1590 – 1630) si concentra sui Mottetti del compositore veneziano.
Il progetto è stato registrato e pubblicato per Arcana | Outhere nel 2019
Ensemble Strumentale e Vocale Accademia d’Arcadia
Ensemble Strumentale UtFaSol
Direzione Alessandra Rossi Lürig
Il programma
Il progetto di Accademia d’Arcadia prende il nome dal titolo del quinto libro di mottetti di Alessandro Grandi Celesti Fiori, proponendo una silloge di brani che ha per scopo di illustrare i molteplici aspetti dell’arte compositiva di Grandi, la cui parte più rilevante è costituita dai sei libri di motetti a più voci e dai libri di motetti a una e due voci con strumenti.
I motetti di Grandi presentano appunto ogni possibile combinazione di voci, dall’aria solistica al dialogo con parti strumentali indipendenti, dal doppio coro con strumenti al gruppo vocale di solisti con ripieno di voci e strumenti.
Per poter operare una scelta, sono state consultate le fonti elencate, tutte inedite, esclusi il primo e quarto libro e qualche mottetto singolo.
I testi dei motetti sono fortemente diversificati, una cospicua parte è rappresentata da versi tratti dal Cantico e dai Salmi.
Musicalmente, la varietà dei primi libri è impressionante: cromatismi, fioriture, alternanze di tempi e ritmi, vengono magistralmente messi al servizio dell’interpretazione del testo.
Dal quarto libro (1616) Grandi sviluppa maggiormente la melodia di carattere solistico, dando vita veri e propri dialoghi come in Surge propera, duetto d’amore con testo dal Cantico, nel quale è evidente l’influenza di Monteverdi, o in Anima Christi (dal 5 libro) dove si dispiegano cromatismi e dissonanze di grande espressività.
Nei motetti a quattro, cinque e più voci si concentra l’abilità contrappuntistica dell’autore: brani per soli o duetti alternati al tutti, trio di solisti con il tipico quartetto vocale/strumentale come ripieno, e altre numerose disposizioni inventive. Ne rappresentano magnifici esempi Veniat dilectus meus, (sempre tratto dal Cantico) nel quale alla coppia di amanti si aggiungono due tenori che fanno da coro di commento, o Plorabo die ac nocte, lamento della Madonna, con commento di tre personaggi.
Durante gli anni veneziani Grandi si interesserà molto anche al motetto solistico con sinfonie per strumenti obbligati, genere che prefigura la cantata e nel quale fu innovatore assoluto.
Vulnerasti cor meum e Bone Jesu sono fra i migliori esempi tratti dai libri primo e secondo di Motetti con strumenti.
Infine è stato scelto il salmo Dixit Dominus (unico brano non motettistico di questa “raccolta ideale”) per doppio coro e tromboni obbligati, che rappresenta un perfetto esempio della tecnica veneziana dei cori spezzati.
I brani
Alessandro Grandi (1590 – 1630)
Quam pulchra es Libro V CC/CATB
Vidi spetiosam Libro I ATTB
O quam tu pulchra es Libro I TTB
Veniat dilectus meus Libro V CTB
In semita Libro I TT
Heu mihi Libro II ATTB
O bone Jesu Libro II ATTB
Salvum fac Libro II CAT
Surge propera Libro IV CB
Domine ne in furore tuo Libro VI CATT
O bone Jesu Libro II ATTB
Plorabo die ac nocte Libro IV CATB
Nisi Dominus Salmi raccolti CATB/ATTB