G. B. Sammartini | Due Sinfonie concertate per violino

Giovanni Battista SAMMARTINI (1701-1775)
Due Sinfonie concertate per violino (J-C 78.2, J-C 70)

Edizione critica a cura di Ada Beate Gehann

LIM Editore, Lucca
Collana Musiche italiane del Settecento
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in collaborazione con Società Italiana di Musicologia

Presentazione

Nel cambiamento radicale dello stile della musica strumentale Giovanni Battista Sammartini (1700/01–1775) giocò un ruolo fondamentale fin dal 1730, unitamente al gruppo di musicisti milanesi comprendenti Antonio Brioschi, Melchiorre Chiesa, Ferdinando Galimberti, il conte Giorgio Giulini e Giovanni Battista Lampugnani. Al centro della produzione strumentale sammartiniana si collocano senza dubbio le sinfonie e la musica da camera; un gruppo minore di opere – tuttavia assai importante da un punto di vista dell’evoluzione storica del genere – è costituito dai concerti, cui Sammartini si dedicò per vari decenni della sua vita creativa. L’influenza delle sinfonie sui concerti rimane inconfondibile, come ben si evidenzia nei due concerti sinfonici per violino solista e orchestra presentati in questo volume: la Sinfonia concertata in Sib Maggiore J-C 78.2 e il Concerto in Re Maggiore J-C 70. I due concerti illustrano efficacemente il periodo tardo di Sammartini: presumibilmente composti verso il 1765, presentano una forma mista in cui elementi caratteristici della sinfonia si fondono in diversi modi con quelli del concerto.
Le opere ci sono pervenute da un’unica fonte del XVIII° secolo: il concerto in Sib Maggiore si trova in un manoscritto milanese presso l’Archivio di Stato della Bassa Sassonia a Wolfenbüttel. Il concerto in Re Maggiore è stato stampato a Londra da Robert Bremner assieme ad altre opere di Sammartini, la sinfonia J-C 21 e il concerto per violino J-C 78; l’annuncio pubblicitario della stampa apparse sul Public Advertiser di Londra il 27 novembre 1766.

 

Im Stilumbruch der Instrumentalmusik hat Giovanni Battista Sammartini (1700/01–1775) seit 1730 zusammen mit einer Gruppe von Mailänder Musikern, zu denen Komponisten wie Antonio Brioschi, Melchiorre Chiesa, Ferdinando Galimberti, Graf Giorgio Giulini und Giovanni Battista Lampugnani zählen, eine zentrale Rolle gespielt. Im Mittelpunkt seines instrumentalen Schaffens stehen zweifellos die Sinfonien und die Kammermusik, eine kleinere, aber entwicklungsgeschichtlich wichtige Gruppe von Werken bilden die Konzerte, denen sich Sammartini über mehrere Jahrzehnte von der frühen bis hin zur späten Schaffensperiode widmete. Unverkennbar sind die Einflüsse der Sinfonia auf das Konzert, dies zeigen im Besonderen die in diesem Band vorgelegten symphonischen Konzerte für Solovioline und Orchester, die Sinfonia concertata in B-Dur J-C 78.2 und das Concerto in D-Dur J-C 70. Beide Konzerte, die Einblicke in Sammartinis späte Schaffensperiode gewähren, vermutlich sind sie gegen Mitte der 1760er Jahre entstanden, stellen Mischformen dar, in denen sich Merkmale der Sinfonia und des Concerto auf unterschiedliche Weise miteinander verbinden. Überliefert sind die Werke jeweils in nur einer Quelle des 18. Jahrhunderts. Das Konzert in B-Dur ist in einer Mailänder Partiturkopie erhalten und befindet sich im Niedersächsischen Staatsarchiv in Wolfenbüttel. Das Konzert in D-Dur wurde in London von Robert Bremner zusammen mit Sammartinis Sinfonia J-C 21 und dem Violinkonzert J-C 78 gedruckt; die Anzeige des Drucks im Londoner Public Advertiser erfolgte am 27. November 1766.

LIM Editore, Lucca
pagg. LXXXIX + 87
Lingue: IT-EN-DE
Euro 25,00
ISBN 978-88-7096-949-8

Fondazione Arcadia